Il comfort visivo nell’ambiente di lavoro: quali sono i benefici?
Impianti Elettrici Verona , IlluminazioneIl benessere psicofisico di una persona è fortemente influenzato dall’illuminazione del luogo in cui vive o lavora. Il controllo dell’illuminazione è uno dei requisiti che concorrono al benessere dell’organismo in relazione con il contesto ambientale.
La gran parte delle impressioni sensoriali sono di natura ottica e necessitano della luce come veicolo di informazioni. Ecco perché una buona luce non solo amplifica le funzioni visive e cognitive, ma aumenta anche lo stimolo lavorativo ed il benessere fisico, accrescendo la capacità di concentrazione riducendo la stanchezza.
Quali benefici si avranno soprattutto in relazione ad un ambiente lavorativo ben illuminato?
aumento del 25% della capacità di concentrazione; riduzione del 30% delle malattie influenzali; aumento del 30% della resa lavorativa e riduzione del 60% dell’assenteismo; migliore regolarizzazione dei ritmi circadiani (ciclo sonno - veglia); forte riduzione delle malattie depressive.
L’illuminazione nei luoghi di lavoro è dato da un mix di luce artificiale e luce naturale, che ha sempre effetti benefici sulle persone. La luce artificiale è fondamentale per ridurre la variabilità della luce naturale e assicurare condizioni ottimali d’illuminamento costanti. Il benessere illuminotecnico è il risultato di caratteristiche oggettive e misurabili delle condizioni d’illuminazione di un ambiente, definibili attraverso l’analisi di alcune principali grandezze fotometriche. Proprio per questo, il progetto illuminotecnico deve essere svolto da professionisti, che prendano in considerazione la normativa, la tipologia di ambiente e le caratteristiche delle fonti di illuminazione.
La distribuzione della luce e l’uniformità d’illuminamento incidono sul comfort e sulla qualità della luce percepita dalle persone. Una corretta distribuzione della luce riduce la possibilità di affaticamento visivo per continui adattamenti a condizioni di luce differenti e migliora le prestazioni visive. Un’ultima caratteristica molto importante per la qualità della luce in un ambiente di lavoro è il suo colore, determinato dalla temperatura della luce (misurata in Kelvin). Una tonalità sbagliata di luce, può provocare deformazioni cromatiche e ridurre la capacità di leggere i dettagli: per tenere sotto controllo questo parametro, si fa ricorso alla resa cromatica, ovvero la “naturalezza” dei colori degli oggetti illuminati dalla fonte luminosa oggetto di analisi. Negli ambienti di lavoro, nello specifico, si deve garantire almeno un valore di 80 su un massimo di 100.
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